Cura Chirurgica Avanzata: Ottimizzare il Posizionamento del Paziente attraverso Soluzioni Digitali
Con l’evoluzione delle tipologie di interventi, sempre più complessi e articolati, il posizionamento del paziente in sala operatoria ha acquisito un ruolo di rilievo per prevenire danni agli apparati del paziente. La pratica scorretta può causare danni di diversa entità, dalla lieve alla forte, con conseguenti disabilità temporanee o permanenti. Per evitare ciò, è necessaria una dettagliata comprensione della posizione che il paziente deve mantenere durante le diverse fasi dell’intervento chirurgico.
Il posizionamento del paziente in sala operatoria è una procedura che coinvolge varie figure professionali, tra cui infermieri, chirurghi, anestesisti e operatori socio-sanitari. Ogni membro dell’équipe chirurgica è responsabile di comprendere i cambiamenti fisiologici durante l’intervento, i rischi legati a un posizionamento errato, le esigenze chirurgiche per l’esposizione dell’area corporea, l’uso corretto dei dispositivi di posizionamento, la monitoraggio durante la procedura e l’applicazione dei principi di ergonomia.
Secondo Muffrey et al., il posizionamento del paziente è una delle prime e cruciali fasi di qualsiasi intervento chirurgico, influenzata non solo dall’approccio del chirurgo, ma anche dal tipo di procedura (Mauffrey et al., 2019). La decisione sulla posizione da adottare è condivisa solo se è sicura per il paziente e per la gestione intraoperatoria. Pertanto, ogni professionista coinvolto deve comprendere le caratteristiche del paziente tramite una valutazione preoperatoria, come spiegato nei precedenti articoli.
La valutazione preoperatoria consente di pianificare l’assistenza in sala operatoria, consentendo interventi preventivi o tempestivi in caso di necessità (Trevilato et al., 2022). L’équipe chirurgica deve essere formata non solo sulle misure di sicurezza, ma anche sull’uso corretto dei dispositivi di posizionamento intraoperatorio (Teleton et al., 2021).
Nella maggior parte delle strutture sanitarie mancano strumenti che agevolino tali conoscenze. I protocolli cartacei possono essere difficili da consultare e inappropriati per decisioni immediate. Inoltre, la mancanza di esperienza in sala operatoria, tipica dei neoassunti e neolaureati, può portare a ritardi ed errori nella procedura.
La digital health può migliorare e standardizzare la pratica clinica, uniformando l’approccio al posizionamento. In questo contesto, la Tobin ha sviluppato un sistema di posizionamento configurabile su misura che consente una rapida consultazione dei dispositivi e delle posizioni del paziente durante l’intervento. Questa soluzione, insieme all’applicativo DatPo, mira a ridurre il tempo di preparazione del tavolo operatorio, promuovere un corretto posizionamento del paziente e migliorare l’uso dei dispositivi di posizionamento. L’obiettivo di queste applicazioni è assistere il professionista durante le diverse fasi dell’intervento, uniformando la pratica clinica ed aumentando la sicurezza del paziente.